HARVARD MEDICAL SCHOOL: UN VIRUS AIUTERA' A RECUPERARE L'UDITO
Uno studio condotto da un team di ricercatori svizzeri e statunitensi e appena pubblicato sulla rivista scientifica "Science Translational Medicine" , ha dimostrato come grazie ad un virus è possibile ridurre il difetto genetico che sottende molti tipi di sordità, andando a ripristinare completamente l'udito in alcuni casi.
La ricerca è stata condotta su cavie da laboratorio ,ma gli esperti sono fiduciosi di poter utilizzare questi risultati per una sperimentazione sull'uomo, nel breve termine.
Le "ciglia" presenti all'interno dell'orecchio traformano il suono che gli giunge in segnale elettrico per permettere al cervello l'interpretazione. Tuttavia, le mutazioni nel nostro Dna che sono responsabili della sordità soprattutto tra i più piccoli, comportano l'incapacità di questi peli a trasdurre il segnale sonore in segnale elettrico, causando quindi l'impossibilità di sentire.
I ricercatori della Harvard Medical School di Boston guidati da Jeffrey Holt della FM Kirby Neurobiology Center del Boston Center Children's Hospital insieme a Charles Askew e gli altri colleghi dell' Ecole Polytechnique Federale di Losanna in Svizzara, ha utilizzato un virus geneticamente modificato, per correggere i difetti genetici e ripristinare l'udito nei topi.
Focalizzando l'attenzione sul gene TMC1 che costituisce il 4-8% dei casi di sordità codificando una proteina atta a convertire il suono in segnale elettrico, hanno utilizzato il virus adeno associato AAV1, il banale virus del raffreddore, per ripristinare l'udito, anche in modo parziale, nei topi.
Lo studio è stato effettuato su topi "profondamente sordi, che non si sarebbero accorti della musica nemmeno a un concerto rock ad alto volume (115 decibel)", affermano i ricercatori.
Le infiltrazioni del virus nelle orecchie ha portato a un "sostanziale miglioramento" dell'udito: i topolini sono arrivati a sentire l'equivalente del rumore all'interno di una macchina in movimento (85 decibel), modificando il loro comportamento in risposta ai suoni durante lo studio, durato 60 giorni.
Per approfondire
Harvard Medical School
|